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al testo di Giovanni Rossato
Poesia poco seria di fine estate
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Mica sempre riesce di essere onesti a volte, anzi, ci provi gusto con le parole che non dicono il vero e il vero è una spugna o una spiaggia poco silenziosa a dire il vero posto dove disperdersi a scrivere retorica a scandalizzarsi di qualcosa, qualcuno, che passa di lì per caso, nei miei pensieri. E la risacca del mare non ti riporta al vero anzi l’onda si fa retorica e illustra nobili principi cui di solito credi dopo 3 o 4 bicchieri. Bisogna pur dire se si decide di restare che la salsedine non incide sul colore delle nubi e le nubi lasciano passare il sole e il caldo. Occorrendo dire quello che tutti vedono parlerò a manetta; non ti guarderò negli occhi sarebbe molto dolore, troppo, toccare con mano i pensieri segni di un sentiero senza destinazione dove perdersi è inevitabile. E io non so ora cosa ci sia da qualche parte. 7 settembre 2023
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Annalisa Scialpi
- 13/09/2023 17:41:00
[ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]
Ciò che mi colpisce di questa poesia è la consapevolezza
dellevanescenza e il dubbio... Credo siano questi i portali
del vero che ci abita e non si lascia afferrare.
Nel non sapere, il ruggito dellanima si fa potente.
Grazie...
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Salvatore Pizzo
- 12/09/2023 02:53:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
"E la risacca del mare
non ti riporta al vero
anzi l’onda si fa retorica
e illustra nobili principi
cui di solito credi dopo 3 o 4 bicchieri."
Tanto di cappello, caro Giovanni: sono versi, come tutti gli altri del resto, che disegnano un universo poetico ove i corpi assumono funzioni diverse, da quelle che ci si può immaginare, per arrivare a descrivere stati danimo che variano dal disincanto al dolore, con aloni di malinconia che appena velano un filo dironia. Lho letta e riletta, ritrovandomi sulla tua spiaggia. Sebbene siano anni che la spiaggia non mi veda. Ciao e grazie
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Ferdinando Giordano
- 10/09/2023 17:04:00
[ leggi altri commenti di Ferdinando Giordano » ]
Bella prova, Giovanni. Arguta e godibile. E per quanto titoli "leggera", ha un costrutto pregiato che chiude con genio. Grazie sempre.
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Vincenzo Corsaro
- 08/09/2023 15:01:00
[ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]
Altro che poco seria, invece la trovo molto profonda e fa riflettere parecchio su come a volte ci adeguiamo al comportamento di chi ci sta intorno parlando a manetta. Trovo bellissima la chiusa: "non ti guarderò negli occhi sarebbe molto dolore, troppo, toccare con mano i pensieri segni di un sentiero senza destinazione dove perdersi è inevitabile. E io non so ora cosa ci sia da qualche parte." Qui risalta la consapevolezza di ciò che vorremmo essere... sempre. Complimenti Giovanni. Grazie e ciao :)
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